Tb
Che cos’è la tubercolosi (Tb)?
La Tb è una malattia infettiva causata da vari ceppi di micobatteri appartenenti al gruppo Mycobacterium tuberculosis complex. La Tb di solito colpisce i polmoni (tubercolosi polmonare) ma può anche colpire qualsiasi parte dell’organismo (tubercolosi extrapolmonare) come i reni, la colonna vertebrale e il cervello.
Nell’UE/SEE, pur essendo in costante diminuzione, nel 2020 e nel 2021 si sono registrati ancora oltre 33 000 casi l’anno.
In breve: La TB in Europa
- Malattia dei polmoni causata da batteri
- La TB si diffonde attraverso l’aria
- Oltre 30 000 casi e 3 000 decessi ogni anno
- La guarigione dalla TB può richiedere mesi e sussiste il rischio di contrarre nuovamente l’infezione
- La vaccinazione può aiutare a prevenire le gravi conseguenze della TB nei bambini
Quali sono i sintomi della Tb?
I sintomi della Tb variano a seconda dell’organo interessato. Nell’UE/SEE, circa il 75 % dei casi di Tb colpisce i polmoni, con sintomi che normalmente includono:
- tosse persistente (per più di due settimane);
- febbre;
- sudorazioni notturne;
- calo ponderale.
La Tb che colpisce altre parti dell’organismo si presenta con sintomi correlati alla parte interessata.
I batteri della Tb possono talvolta infettare una persona senza causare la malattia. In questi casi, pur essendo infetta, tale persona non sviluppa alcun sintomo, non è malata e non può diffondere la malattia. Tuttavia, senza un trattamento adeguato la presenza dei batteri comporta il rischio che sviluppi la malattia e i relativi sintomi.
Quali sono le complicanze della Tb?
La Tb può causare danno polmonare permanente e chi sopravvive alla malattia può lamentare una serie di problemi respiratori persistenti. Nemmeno la Tb recidivante è rara.
Se interessa altre parti dell’organismo, la Tb può causare danni permanenti alle stesse (come infertilità o insufficienza renale).
La Tb può anche causare gravi complicazioni (quali insufficienza multiorgano e shock settico) che possono richiedere il ricovero ospedaliero.
Come si diffonde la Tb?
I batteri che causano la Tb sono veicolati dall’aria e possono diffondersi in tal modo da persona a persona in minuscole goccioline che vengono rilasciate quando una persona affetta da Tb polmonare tossisce, starnutisce o parla. Se vengono inalati mediante il respiro, i batteri della Tb possono insediarsi nei polmoni e iniziare a diffondersi. Se la Tb colpisce parti dell’organismo diverse dai polmoni, di solito non è infettiva.
Le persone infette da Tb ma non malate non possono trasmettere la malattia ad altre persone.
Chi è a rischio di Tb?
Chiunque può contrarre un’infezione da Tb, ma alcune categorie di persone hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia in forma attiva rispetto ad altre. Tali categorie comprendono:
- persone che trascorrono molto tempo a stretto contatto con una persona affetta da Tb;
- persone nate o residenti in una zona in cui la Tb è diffusa;
- persone con un sistema immunitario indebolito, per esempio dal virus dell’HIV, o che seguono determinati trattamenti medici che interessano il sistema immunitario;
- bambini di età inferiore ai cinque anni;
- persone che vivono in condizioni di sovraffollamento o insalubrità, come i senza fissa dimora o i detenuti.
Come si può prevenire la Tb?
La vaccinazione può contribuire a proteggere dalle forme gravi di Tb nei bambini piccoli. Oltre che mediante la vaccinazione, il rischio di Tb può essere ridotto adottando diverse precauzioni:
- predisporre una buona ventilazione;
- curare l’igiene;
- coprirsi la bocca e il naso nel tossire e starnutire;
- somministrare un trattamento preventivo a persone con infezione da Tb che non sono ancora malate.
Una diagnosi precoce della Tb polmonare è fondamentale per prevenire la diffusione della malattia.
Qual è il trattamento per la Tb?
Il trattamento standard per la Tb prevede la somministrazione di un’associazione di diversi antibiotici per almeno quattro-sei mesi. Il trattamento delle forme di Tb resistenti ai farmaci di prima linea può richiedere una diversa associazione di antibiotici per periodi più lunghi (da sei a 18 mesi).
Il trattamento della Tb può provocare effetti indesiderati che richiedono un monitoraggio e una gestione attenti da parte degli operatori sanitari.